“Cosa serve adesso? Ci vuole coraggio.”

Andrea Bianchi di iSped, lo spedizioniere specialista delle fiere, ci racconta il suo punto di vista sulla ripartenza.

“Sto registrando questo video perché finalmente la notizia della riapertura delle fiere è ufficiale, quindi dal 15 giugno riaprono le fiere.

Dobbiamo essere felici, almeno per chi come noi del settore – e per ‘noi del settore’ intendo allestitori, organizzatori, spedizionieri specializzati (anche se siamo veramente molto pochi) e tutte quelle maestranze o quelle aziende come il catering, le agenzie di hostess e le organizzazioni che forniscono servizi correlati all’evento fiera – che in tutti questi mesi, che sono stati veramente tanti e ancora non sono finiti a dire la verità, hanno purtroppo dovuto affrontare difficoltà veramente notevoli.

Dipendenti in cassa integrazione, fatturati praticamente scomparsi e in molti casi veramente azzerati, difficoltà di ogni genere e tipo perché i sostegni o i ristori non sono arrivati o sono arrivati in dimensioni insufficienti, per non usare altri termini.

Ho visto, parlando con tanti, la disperazione e la preoccupazione per il futuro, perché non c’era chiarezza. Quella che oggi iniziamo ad avere, quantomeno un profilo temporale sul quale impegnarci, e qualcosa si è finalmente mosso.

Cosa serve adesso? Ci sto riflettendo da tempo, perché parlando con tanti dei nostri clienti, dei nostri espositori fieristici, ci confrontiamo.

Ci vuole coraggio.

Ci vuole la voglia, la determinazione, da parte di chi fa la fiera, investe nella fiera e partecipa alla fiera, di tornare a fare la fiera. Questo è il momento per l’imprenditore, non di fare il solidale con il settore – perché non è solidarietà, o quantomeno non è una solidarietà gratuita; certo, fai la fiera: hai bisogno dell’allestitore, hai bisogno dello spedizioniere, hai bisogno dell’ente fiera, hai bisogno di tutti i servizi correlati e non sono gratuiti, è normale – ma fare la fiera significa business, fare la fiera significa tornare ad incontrare i tuoi clienti, i tuoi competitor, i tuoi colleghi, tutte quelle figure che nei giorni di fiera fanno parte del business e che, proprio perché li incontri in fiera, ti permettono di avere nuove idee, di trovare nuove soluzioni.

Io voglio essere partecipe di questo momento, perché mi rendo conto di quanto sia importante per tutti quanti ripartire.

Milano, settembre 2020. Sembrava che settembre dell’anno scorso fosse una ripartenza e, grazie ovviamente ai miei clienti, ero presente a Milano Unica, dove ebbi modo di parlare con una figura importante di un lanificio veramente importante che era presente con l’intero stand.

Mi venne spontaneo chiedere: “Come mai una cosa del genere? In questo momento…”

La sua risposta fu: “L’azienda vuol dare un segnale.”

Importante. Notevole. Veramente da fare tanto di cappello.

Lo stesso è accaduto a gennaio di quest’anno: due fiere, lontane, Tokyo e Seul. Anche lì molti hanno partecipato, tanti no. Hanno partecipato ovviamente solo inviando il campionario, per esser chiari, ma hanno partecipato.

Ma costa”, “C’è l’imprevisto”, “Ma chissà chi viene”, “Ma chissà chi non viene”… Quelli che hanno buttato per aria il cappello, come si dice dalle mie parti, hanno raccolto dei risultati. Chi non ci è andato non ha raccolto neanche quelli.

In questi giorni stiamo preparando le spedizioni per INDEX Dubai che sarà a fine maggio. Anche qui ci sono state tante defezioni… Ma sono defezioni che in questo momento lasciano il tempo che trovano, perché forse sono più le opportunità che perdono che quello che trovano.

Lo dico con dispiacere perché per te imprenditore questo è il momento. Questo è il momento di dimostrare coraggio, questo è il momento di essere motivati, questo è il momento di dimostrare capacità di impresa, di dimostrare la voglia di essere l’elemento trainante.

Ma non per noi. Non per noi spedizionieri specialisti nelle fiere, non per noi allestitori, non per noi organizzatori di fiere. Per voi. Perché siate davvero quei capitani di industria, quella forza propellente del sistema Italia.

Ecco perché ci aspettiamo un cambio di marcia.

Ecco perché siamo sicuri che tutte quelle paure che potete avere scompaiano come scomparirà anche questo virus.

A presto.”


Andrea Bianchi


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